STRANI NUOVI MONDI (2012)


Nel corso delle mie periodici acquisti librari qualche settimana fa- tra le altre cose- avevo comprato un paio di antologie delle Edizioni Della Vigna che m'interessavano particolarmente. Se del primo, IL GIARDINO DELLE POLENE una interessante  raccolta di racconti di ambientazione balcanica ne abbiamo già parlato in PRECEDENZA adesso, superati alcuni impegni lavorativi e familiari, posso scrivere qualche nota sul secondo.

Ho comunque atteso molto prima di parlare di STRANI NUOVI MONDI 2012, il volume infatti  fa parte di una serie,è un antologia che raccoglie i racconti finalisti di un concorso annuale: il Premio Giulio Verne che viene assegnato nella città di Bari nel corso della LEVANTECON.

Ma anche di questo ne abbiamo già abbondantemente parlato nel post dedicato al primo libro della serie, quello dedicato ai racconti del 2010,  ora discutiamo del numero tre : STRANI NUOVI MONDI 2012, per l'appunto ( presto però recupereremo anche il secondo, è una promessa ).


Jack Vance (1916- 2013)

Avevo giurato a me stesso di non pubblicare più notizie di decessi, ma quando vieni a sapere della scomparsa dell'ultimo dei grandi maestri della SF ... come si fa a far finta di niente?



John Holbrook Vance meglio conosciuto come Jack Vance era uno dei miei autori preferiti, anche se le ultime opere non reggevano certo il confronto con i capolavori del passato.
Scrittore di fantascienza, fantasy ed anche di polizieschi, Vance dava il suo meglio nella creazione di ecosistemi alieni e nella descrizione delle multiformi culture umanoidi del futuro.
Infiniti sono i romanzi e i cicli creati dallo scrittore originario di San Francisco, tanto che mi risulta difficile il riuscire a citarli tutti.
Il Ciclo della Terra Morente; Alastor; La quadrilogia del Pianeta Tschai;  Il Grande Pianeta  Lyonesse e tanti altri.


Come lettore devo molto a Jack Vance, come appassionato molto di più, a partire dal giorno in cui scopersi l'edizione italiana del bellissimo The Blue World ( Pianeta D'acqua in una traduzione della Fanucci oramai introvabile )
 Riposa in pace Jack, questo è solo un altro dei tuoi viaggi verso un nuovo ecosistema alieno.
Magari in compagnia di Cugel l'Astuto e di tutti quanti gli altri tuoi personaggi.

Felice Giorno dell' Asciugamano


Giusto per ricordare un grande scrittore e una grande serie.

Ci rivediamo a metà della settimana prossima (forse .....)
Io faccio qualche giorno di pausa col blogging, se ci si rivede ci si rivede altrimenti addio e grazie per tutto il pesce. ;)



Vi saluta anche Trixie .

LA LEGGENDA DELLA "BORDA".


" C'è un'apertura tra i due mondi: il mondo degli stregoni e quello degli uomini viventi. C'è un luogo dove i due mondi si incontrano: l'apertura è lì. Si apre e si chiude come una porta al vento... "
Carlos Castellaneta



                             

Ci sono luoghi che sembrano più adatti degli altri a generare inquietudini, luoghi dove l'acqua  si confonde con la terra, al punto che non si comprende bene dove finisca l'una e dove cominci l'altra. Posti dove l'umidità ti entra nelle ossa poco a poco e dove un tempo, forse nemmeno troppo lontano, l'isolamento portava gli abitanti a rinchiudersi dentro le case nelle lunghe serate invernali, tremando spaventati al suono del più piccolo e sconosciuto scricchiolio.

In quelle circostanze nascevano leggende, s'inventavano creature adatte a spaventare i bambini restii ad addormentarsi.
Ma mentre scorrevano fiumi di vino, mentre si componevano canzoni i primi a spaventarsi erano sempre, invariabilmente gli adulti.
Così è avvenuto anche nella zona del Delta del Po, così è avvenuto anche in altre zone dell'Emilia-Romagna.
Le zone in cui viveva una creatura conosciuta come: "La Borda."
Può cambiare una sillaba, può cambiare la pronuncia, potremmo trovare varianti nei vari dialetti però alla fine esiste una matrice comune la troveremo sempre: a Ferrara sentiremo parlare della Bùrda, a Modena si preferisce utilizzare la variante Bourda, qualcosa si trova anche in alcune zone della Lombardia e nel pistoiese, ma alla fine si tratta sempre della stessa creatura.
Alle volte un fantasma di donna, più spesso una strega.

Renato Pestriniero: Il Gentiluomo della SF

Articolo già uscito su IL FUTURO E' TORNATO.
E' realmente un impresa ardua il cercare di descrivere in poche righe la vita e la carriera di Renato Pestriniero, dopotutto non stiamo parlando  "solo" di uno scrittore, ma di uno dei padri stessi della Fantascienza nel nostro paese.

Volendo semplificare potremmo dire che esiste un Pestriniero ufficiale nato a Venezia nel 1933 che si è sposato, che ha avuto una figlia da lui amatissima, e che fino al 1988 ha lavorato come Capo Reparto presso la filiale italiana di una grossa multinazionale svizzera.
Ma quel Renato Pestriniero per così dire ufficiale in un certo senso è stato la maschera di un altro uomo, con un altra vita ben più interessante e vissuta.
Una vita in cui la fantasia è stata non certo una valvola di sfogo, quanto piuttosto la più grande ragione di vita.


In un certo senso l'anno di svolta è il 1958, quando alla personalità per così dire ufficiale si affianca la seconda: quella del Renato Pestriniero autore.
In quel periodo cominciano a nascere anche nella penisola di Dante, Manzoni ed Andreotti le prime riviste di fantascienza.
Urania è arrivata da almeno sei anni, abbastanza perchè si potesse cominciare a creare un primo piccolo bacino di potenziali lettori, e sopratutto di potenziali scrittori.
Ma Urania avrà per decenni un rapporto "non propriamente fiduciario" con gli scrittori italiani,aggravatosi specialmente con la gestione Fruttero & Lucentini che avranno idee ben precise e di certo non favorevoli nei confronti di una via italiana al fantastico.

Saranno quindi altre pubblicazioni, spesso dalla durata più effimera a fornire spazio agli scrittori autoctoni, tra queste una delle migliori sarà senza alcun dubbio  una rivista che si occupava sia di scienza che di narrativa chiamato Oltre il Cielo.


Nel 1958 su Oltre il Cielo compare un racconto da titolo poetico: I SILENZIOSI , l'autore si firma semplicemente Pi Erre avrà una carriera quasi sessantennale.
Forse non  se lo immagina nemmeno lui.

I SILENZIOSI è solo l'inizio, Pestriniero macina racconti su racconti, due anni dopo un altro suo racconto: UNA NOTTE DI 21 ORE attrae l'attenzione del regista Mario Bava che da quel racconto trae uno dei pochi film di fantascienza mai realizzati nel nostro paese, quel film diventerà Terrore nello Spazio, un cult assoluto per ogni appassionato.
Noi ne abbiamo parlato qui



Pestriniero non si ferma qui, la scrittura sarà una costante della sua vita, così come la pittura del resto.
Le sue opere vengono tradotte in diversi paesi, principalmente in Spagna e in Romania, nel 1982 poi allo scrittore capita un evento curioso: approfittando di una sua corrispondenza con il decano della fantascienza d'oltreoceano A. E. Van Gogt lo scrittore veneziano ottiene il permesso di  espandere sotto forma di romanzo il racconto Il Villaggio Incantato  scritto da Van Gogt decenni prima. Pestriniero è entusiasta di questo permesso, farà di tutto per scrivere un bel romanzo in modo da rendere onore al collega d'oltreoceano.

Solo che quando proporrà il suo romanzo ad una casa editrice italiana, quello stesso romanzo sempre col titolo IL VILLAGGIO INCANTATO uscirà intestato al solo Van Gogt.


Pestriniero non si lascia scoraggiare da questo incidente di percorso, l'uomo continua a scrivere continua a comporre sia racconti che romanzi e se la fantascienza non sarà più il suo unico argomento( ci sarà anche tanta saggistica e tante iniziative culturali dedicate alla sua amata Venezia) di certo non abbandonerà mai il genere.




Al 1994 risale infatti l'antologia DI NOTTE, LUNGO I CANALI... a tema più onirico che fantastico mentre nel 2005 raccoglie la maggior parte dei suoi racconti fantascientifici nel bellissimo volume C' ERA UNA VOLTA LA LUNA.


Renato Pestriniero ha superato indenne il passare delle mode letterarie, degli stili rimanendo sempre fedele al suo modo di scrivere, alla sua prosa estremamente letteraria ma chiara e scorrevole ma anche alle sue trame semplici e stranianti al tempo stesso.

la sua è una fantascienza che non cerca di costruire o ipotizzare come potrebbe essere il futuro, ma che cerca di analizzare come potremmo essere noi e cosa potrebbero diventare i nostri sentimenti e le nostre sensazioni in quell'ipotetico futuro.
Forse a pensarci bene, è proprio quella la chiave di una tale longevità letteraria.

DAVID BRIN: L'INTERVISTA COMPLETA!

Mi ci è voluto un po più di quanto avessi previsto, ma infine riesco a mettere online l'intervista con il due volte vincitore del Premio Hugo, nonché Premio NebulaDavid Brin, a causa degli impegni di tempo dello scrittore l'intervista sarà più breve del solito. Per fortuna il presskit dello scrittore ci è venuto in aiuto.
Ringrazio David  Brin per la sua gentilezza e per la sua disponibilità, è sempre bello scoprire come i propri miti letterari si dimostrino anche delle gran belle persone.

(For english version scroll down)

Nick: Ciao David, benvenuto su Nocturnia, tu hai cominciato come scienziato, tra le altre cose avevi ottenuto un dottorato di ricerca in Astrofisica, quando è che invece hai deciso di diventare uno scrittore ?



David Brin : Provengo da una famiglia di scrittori e  ho sempre pensato che questo avrebbe rappresentato il mio 'lato artistico' ... la maggior parte degli scienziati ne hanno uno. Sapevo che la scienza sarebbe stata più impegnativa della scrittura e  la rispettavo di più, attratto com'ero dal grande progetto dell'Illuminismo. Dopo tutto, ogni cultura ha avuto dei cantastorie, ma solo una ha sempre investito molto nella formazione di una miriade di investigatori coraggiosi per svelare ciò che è effettivamente vero, aldilà di tutti i nostri preconcetti. E in effetti, sono riuscito a contribuire con alcuni nuovi segmenti di conoscenza ... pur mantenendo intatta la mia passione per la arte.
Ah, ma a volte la vita prende una svolta. Il tuo passatempo può prendere il sopravvento e diventare la tua professione principale. Ero un buon scienziato e proseguo ancora il mio lavoro. Ma la civiltà sembra più interessata alla mia arte, ai racconti che gettano un diverso tipo di luce sulle trasformazioni che stiamo tutti attraversando. E chi sono io per discutere con la civiltà?

HAUTE TENSION (2003)


Due amiche attraversano in auto la profonda campagna francese: Alex si è appena laureata e desidera fare una visita ai suoi familiari. Marie, invece, ha difficoltà con gli studi ed ha bisogno di un posto tranquillo dove poter riprendere fiducia nelle sue capacità; in più Marie è chiaramente attratta da Alex.
La quiete dura però poco: durante la prima notte di permanenza, un misterioso uomo dopo aver rapito Alex trucida violentemente tutta la sua famiglia.
Solo Alex sfugge al massacro. La ragazza si pone sulle tracce dell'assassino nel tentativo di liberare l'amica.
Comincia ad investigare anche la polizia, qualcosa nella dinamica degli omicidi però non convince completamente gli investigatori.



« Non permetterò più a nessuno di mettersi fra noi... Non permetterò più a nessuno di mettersi fra noi »


IL GIARDINO DELLE POLENE.

Molto spesso un libro può essere l'equivalente di uno scrigno pieno di sorprese, magari anche una porta aperta verso altri mondi.
Dentro di me sono sempre stato persuaso che in realtà non siamo mai noi a scegliere il volume da comprare quanto piuttosto il contrario.

Questo è stato il caso de IL GIARDINO DELLE POLENE.  
M'incuriosiva l'idea di un libro scritto da un autrice croata, m'interessava capire almeno in parte quale sia lo stato della narrativa fantastica nei paesi dell'ex Jugoslavia, il succo del discorso è che molto spesso tra vicini, tra paesi confinanti non ci conosciamo a fondo, crediamo il contrario ma semplicemente non sempre è così. In particolare per quanto riguarda il tipo di narrativa che m'interessa maggiormente, nel nostro paese ci limitiamo alle traduzioni degli scrittori americani oppure inglesi- o comunque sempre e solo provenienti dai paesi anglosassoni- e così finiamo per ignorare quello che avviene nel resto del mondo ( anche  di quello che viene  scritto nel nostro stesso paese alle volte )

Un Premio Per Chi Scriverà il Finale del Racconto di Angie

Approfitto di un momento libero, per segnalare la possibilità di un nuovo concorso in rete.
A questo punto del discorso, immagino la maggior parte tra voi miei piccoli lettori che già alla parola "concorso" avrà raddrizzato le orecchie e puntato al bersaglio come cani da caccia.
Ma di cosa si tratta stavolta?
Andate un attimo a leggere questo LINK.





Fatto? Bene, bravi.
Come vedete l'iniziativa è ancora in fieri, si tratterebbe di studiarsi bene i due capitoli del racconto "Un Assassino Insospettabile" già usciti finora, sul Blog Misteri Angie Ginev e, dopo averlo fatto, provare a scriverne il finale.
Facile? Difficile?
Questo sta a voi, a me sembra una cosa potenzialmente divertente e sicuramente interessantissima.
Angie mi ha chiesto di partecipare, magari anche in veste di giurato.
Ora, come faccio a rifiutare una così convincente richiesta ?
Certo, non so se sono la persona giusta al posto giusto, non sono uno scrittore, tanto per dirne una il mio capitolo per 2MM ha scontentato diverse persone che me lo hanno fatto notare anche nel privato - critiche che comunque accetto, perchè è giusto così . 




In più non so nemmeno se sono così bravo, come sostiene Angie ad unire e a collegare le persone, dal momento che sono un irriducibile asociale, però Angie è un amica e agli amici non si dice mai no.
Ecco, se serve io sono qui.
E voi cosa ne dite di partecipare ?

L'UOMO DELLE STELLE: TALKING ABOUT DAVID BRIN.


Quando ho incominciato con le mie Interviste Notturne non pensavo certo di proseguire a lungo, nemmeno mi illudevo di  raggiungere grossi risultati.
Nella mie mie più rosee previsioni, mi sarei aspettato al massimo di riuscire a contattare un paio tra gli scrittori e i disegnatori le cui opere avevo apprezzato.
E nel più profondo del mio intimo ero anche convinto di dover desistere quasi immediatamente a causa dei loro, più o meno, cortesi rifiuti.
Certo qualche rifiuto, più o meno cortese, c'è  stato  però sono riuscito a raggiungere quasi tutti gli scrittori i cui nomi mi ero prefissato sin dall'inizio ( se siete curiosi sui nomi, vi dico che all'appello mancherebbero ancora Harry Turtledove;  Robert McCammon;  Larry Niven e Kim Newman ma non desisto, mentre per quanto riguarda disegnatori e sceneggiatori, la lista è fortunatamente ancora lunga ). Questo mese, tanto per dirne una potrete leggere la mia intervista numero 22 dedicata  ad uno dei pesi massimi dell'attuale movimento fantascientifico: stiamo parlando di una persona che affianca all'attività letteraria quella di consulente per la Nasa,di  uno scrittore che ha creato uno dei cicli più belli degli ultimi decenni e che per la sua attività ha ottenuto due premi Hugo, due Locus  ed un Nebula.
 Signore e signori, diamo il benvenuto a Mr. David Brin, un vero e proprio gigante della Fantascienza scritta.





Glen David Brin
 è un genuino prodotto della società californiana: dinamico, creativo ed estremamente aperto agli altri e alla vita. Il nostro scrittore viene infatti alla luce nella splendida località di Glendale  ( lo stesso luogo che ha dato i natali, tra gli altri a Robert Englund e a  Edward Furlong  ) nel 1950. Dovendo citare gli avvenimenti degni di nota della sua vita non potremmo non segnalare una lunga lista di titoli , di Master e di dottorati, tra cui  un Dottorato di ricerca in Scienze Spaziali.
Alla luce di tali precedenti, non stupisce quindi che il nome di David Brin, sia uno di quelli associati alla rinascita della Hard Science Fiction - la corrente più strettamente tecnologica di tutto il genere- a cavallo degli anni ottanta.

Richiamato al Lavoro!


Ieri mentre ero in macchina diretto all'aeroporto di Napoli pronto a rientrare a Venezia, mi è arrivata una bella telefonata dalla mia ditta.
Mi chiedevano se volevo rientrare al lavoro dalla Cigs da oggi per tutta la settimana (con la possibilità di prorogare anche per quella successiva ) io rientravo dal matrimonio di mio fratello e la cosa mi è sembrata,beh...mi è sembrata profetica dal momento che fino all'ultimo momento non sapevo se scendere o meno proprio a causa di questi imprevisti.
Insomma, sono felice, quest'anno è già la seconda volta che mi richiamano al lavoro e, considerando che la produzione sta crescendo ritengo di poter avere la ragionevole speranza che questo lungo periodo di cassa integrazione possa un giorno finire .

I turni che avrò questa settimana sono però tanti quindi penso che potrei avere anche in questi giorni difficoltà a postare e a visitare i vostri splendidi blog. Me ne scuso con tutti, proverò comunque a non abbandonarvi completamente.

Usciranno comunque tante cose questo mese sul blog;  tanto per cominciare, potrete leggere una nuova intervista con uno dei pesi massimi della fantascienza scritta: David Brin, quindi questa settimana uscirà il post di preparazione della serie Talking About dedicato a Brin e poi a metà della prossima settimana l'intervista in italiano e in inglese. Sto preparando anche un post sulle Anguane del triveneto, articolo che continua la mia ricerca sulle tradizioni folkloristiche nazionali (e che poi andrà a rimpolpare il Dossier Stregoneria).
Poi due recensioni su due libri pubblicati da Edizioni Della Vigna, il primo IL GIARDINO DELLE POLENE, un antologia della scrittrice croata Veronika Santo, in particolare mi permetterà di poter cominciare ad affrontare lo stato della narrativa fantastica nei Balcani.
Insomma il tempo e poco, ma si tenterà di farlo fruttare al meglio.

Le Invasioni Silenziose di John Wyndham

Questo post è uscito la settimana scorsa sulla blogzine Il Futuro é Tornato.

Due sono i termini chiave da utilizzare nel caso si volesse descrivere
ad un neofita la natura intrinseca del fantastico inglese.
Il primo di questi termini è understatement cioè minimizzare,sminuire magari la gravità e la pesantezza di una situazione con una battuta, una constatazione.
Quindi ecco che i fantasmi esistono all'interno degli antichi manieri
però il padrone di casa è legittimato a lamentarsi con loro per i rumori notturni, gli alieni possono arrivare sulla Terra ma non per conquistarla quanto piuttosto per costruire al suo posto una nuova autostrada galattica.
Il secondo termine è più che altro un aggettivo: apocalittico.
Quante volte durante un film\ telefilm\ romanzo britannico Londra
è stata distrutta? Quante volte il Doctor Who ha cominciato le sue avventure sbarcando dal Tardis sul suolo inglese solo  per scoprire uno scenario di rovine?

LA STREGONERIA IN ITALIA: IL DOSSIER !

E' da tanto tempo che  avrei voluto raccogliere tutti i miei articoli sulla stregoneria in un unico Dossier Notturno.  Quindi, detto fatto, ecco quindi:

LA STREGONERIA IN ITALIA: TRACCE E SEGNALI.




Il Dossier si divide in due parti: la prima sezione è dedicata essenzialmente ad alcune figure peculiari del folklore regionale italiano.

-LA LEGGENDA DEI BENANDANTI.         Friuli-Venezia Giulia.

-LA LEGGENDA DELLE JANARE. -I Parte.    Campania.

-LA LEGGENDA DELLE JANARE.- II Parte.    Campania.

- LA LEGGENDA DELLA BORDA.                       Emila Romagna

- LA  LEGGENDA DELLE MASCHE. - I Parte.      Piemonte.

-LA LEGGENDA DELLE MASCHE. - II Parte.      Piemonte.

-LA LEGGENDA DELLE MASCHE. -III Parte.      Piemonte.

- LA LEGGENDA DELLE COGAS    -I Parte          Sardegna.

- LA LEGGENDA  DELLE COGAS.  - II Parte       Sardegna.

La seconda sezione invece ho voluto dedicarla ad alcuni famosi processi  per stregoneria tenutisi nei secoli scorsi nel nostro paese. In tutti i miei interventi ho cercato di rimanere il più possibile obiettivo, ma io non sono un giornalista. Mano a mano che io per primo venivo a conoscenza degli avvenimenti cominciavo sempre più a parteggiare per le vittime, molto spesso solo povere donne la cui unica colpa era quella di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato.
Quindi, si direi che sono stato di parte. Decisamente di parte.



- LE STREGHE DI TRIORA.-I Parte.                    Liguria.

-LE STREGHE DI TRIORA.- II Parte.                  Liguria.

-LE STREGHE DI NOGAREDO.-I Parte.             Trentino.

-LE STREGHE DI NOGAREDO. -II Parte.          Trentino.

Come tanti altri miei  Dossier precedenti, anche quello sulla stregoneria non è affatto concluso, ma è anzi ancora in divenire. La mia intenzione sarebbe quella di di scrivere altri articoli su entrambe le sezioni  col tempo.

Ricordi d'Infanzia.


So di comportarmi spesso da nostalgico, specie nei miei articoli, so anche come non sia sempre un atteggiamento corretto l'essere nostalgici. Certo, non sono una di quelle persone per le quali "un tempo tutto era migliore", "il passato è perfetto, mentre il presente è brutto, sporco e cattivo...e anche ridicolo come una cerimonia leghista", tutt'altro. Ci sono tante cose belle in questi tempi, ci sono tante meraviglie attorno a noi ( non le cerimonie leghiste ) Però sono un nostalgico.
 Specialmente oggi poi che è il mio 44 compleanno, e quindi oggi più che mai mi sento  un vecchio rottame derelitto  giovanile e freschissimo virgulto.
Eppure è divertente pensare come col passare degli anni cambino anche le maniere di divertirsi, o come quello che quando io ero piccolo fosse considerata l'ultima novità adesso invece- se va bene -sia diventata un oggetto di modernariato, o ridicole (qualcuno ricorda i vecchi Commodore 64 per caso?  ) Sono cose che fanno sentire tutto il peso del passare del tempo.
Ognuno di noi ha i suoi ricordi, i suoi giochi, i suoi miti dell'infanzia, ogni generazione poi ha le sue specificità.
Ecco alcune delle mie-  tutte rigorosamente anni 70s - ecco alcuni dei miei miti infantili.
Consideriamo poi che dal 3 fino al 6 maggio sarò a Napoli per il matrimonio di mio fratello, quindi ci sarò poco in rete...di conseguenza per non farvi sentire troppo la mia mancanza ( Seeee! Come no! ), ecco a voi un post di quelli belli corposetti.

Ricordando il passato

Ricordando il passato
 
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