SURVIVALISTI E SURVIVALISTI.

NOTE SUL SURVIVAL BLOG...E SU CHI E' VENUTO DOPO.



Da diversi giorni  mi torna alla memoria una battuta di Antonio Serra. 
Incontrai lo sceneggiatore di Nathan Never nei primi mesi del 1998, lui teneva una conferenza alla Scuola Comix del Fumetto di Napoli, io assieme ad altri due o tre amici mi ero unito agli studenti di quella Scuola in rappresentanza dei fanzinari della città partenopea.
Serra, in quell'occasione in cui parlò del suo lavoro di sceneggiatore, quindi di creatore, insistette molto su un concetto in particolare, un concetto che all'epoca abbastanza scherzosamente chiamavamo Legge di Serra sull' Idea.:
" Se pensi di aver avuto una buona idea, qualcun altro l'avrà avuta prima di te. Se pensi invece di aver avuto un idea geniale allora questo significa che dieci altri l'avranno avuta prima di te !"

Ne consegue, aggiungo io, che qualsiasi cosa si crei in ambito artistico o letterario non ci si dovrebbe mai avere la presunzione di sostenere di essere stati i primi a fare una cosa del genere, né si dovrebbe dichiarare di aver fatto qualcosa di totalmente innovativo, meno che mai si dovrebbe pubblicizzare il proprio prodotto come qualcosa di originale con la O maiuscola in giro, anzi come il primo effettuato in un dato paese (la nostra Italia in questo caso) perché potrebbe tranquillamente non essere così.

Una premessa così lunga perfino per il mio standard, solo per dire che stiamo per parlare ancora una volta del Survival Blog.



Il Survival Blog è nato quasi per caso, il 26 Novembre 2010 sul vecchio blog di Alex McNab Girola, solo che in quel caso ha "contagiato"- si! "Contagiato" è la parola giusta- molti di noi.
Molti di noi (quanti saremo stati? Trenta? Quaranta?) hanno aderito entusiasticamente e hanno scritto storie -sia nei commenti al blog del Girola, sia all'interno dei propri blog personali-  ambientate in quell'Universo narrativo, in cui una pandemia conosciuta come "la Gialla" ha quasi distrutto ogni residuo di civiltà, salvo i blogger che disperatamente cercano di tenersi in contatto tramite la rete.
Ma sopratutto che cercano di resistere alla pandemia.

E' stato creato materiale che ancora circola in rete, sono stati scritti degli eBook, gratuiti di cui la maggior parte molto belli, se n'è parlato un poco ovunque in rete perfino con concorsi a tema, ci sono stati anche alcuni articoli di giornali che ne hanno parlato.
Tutto alla luce del sole.
Talmente alla luce del sole che non si sono mai nascoste le influenze: il WORD WAR Z di Max Brooks tanto per dirne una. Il cinema a tema Zombie-movie, tanto per dirne un altra.
Influenze non solo mai nascoste, ma anche palesemente dichiarate sin dall'inizio.
Poi un bel giorno...

Poi un bel giorno, a distanza di nemmeno due anni arriva un altro progetto.
 A pagamento stavolta, un progetto molto ma molto simile al  Survival Blog : similare per look,struttura, ambientazione e temi e perfino nel titolo.
E sempre nello stesso bel giorno in cui arriva questo secondo progetto, le persone in esso coinvolte, dichiarano più o meno ovunque, che è il primo esperimento che sia mai stato svolto in rete in quest'ambito.
Il primo ...?


Il libro di Germano è praticamente
un best seller in rete: uno dei libri più scaricati di sempre
Niente male per qualcosa di cui nessuno ha
sentito parlare prima, vero?

Certo, va riconosciuta ai titolari del progetto in questione, una indubbia capacità nel marketing, una buona dose di conoscenza dei meccanismi pubblicitari,  questo bisogna  dirlo.
Non si tratta certo di voler piantare per forza una bandierina, nemmeno di fare a gara a chi è più figo, l' ispirazione in teoria è libera.

Ho detto in teoria...e poi come in tutte le cose, c'è modo e modo...

Infatti sin da subito c'è stato chi ha fatto notare le similitudini tra il "nuovo nato" e il precedente Survival Blog, un caso tra tanti è tra i commenti di QUESTO post sul bel sito LEGA NERD, oppure QUI sul blog di  Mr .Giobbin (articolo molto lucido e ben scritto, che raccomando a tutti di leggere perché merita davvero).
Mr. Giobbin,in fondo si poneva un unica semplice domanda che qui vado a copiaincollare:

""Il mio grosso, grasso problema è che non trovo da nessuna parte una menzione del Survival Blog- non c'è nel Manifesto, nè nelle altre pagine di The Survival Diaries. E non prendiamoci in giro: il nostro Web è piccolo. Inutile girarci intorno. SB non sarà finito in televisione, ma è piuttosto difficile non inciamparci sopra se si è appassionati del genere zombesco/aspiranti scrittori 2.0.""


  L'unico tipo di risposta dato è che non solo non conoscevano niente del Survival Blog  ( e per assurdo che sia potrei anche giustificarlo) ma (ed è questa la parte che non giustifico nè comprendo) che nessuno è obbligato a conoscere tutto quello che succede sul Web.

Mi dispiace ma non funziona propriamente così...
Esempio di eBook nato dal S.B.
E ne potrei fare molti altri!


Non funziona così, perché se vuoi lanciare qualcosa sul mercato vantandoti di esserne stato il primo ad aver fatto o creato quella determinata cosa, credo che la prima azione da compiere sia quella di fare prima di tutto, una ricerca ben ponderata , anche sul Web, specialmente  per tutelare te stesso. Così almeno sarai sicuro che nessuno potrà un giorno venire a smentirti.
Solo un caso di superficialità, magari. Però la cosa poteva essere gestita meglio .

Secondo aspetto, una volta che ti viene fatta notare da più fonti-quindi non da uno, non da due persone ma da più testimoni credibili , e non parlo di scrittori ma di semplici lettori, allora come minimo cambi la tua linea d’azione non ti presenti più come un innovatore (ma innovatore de che? ) citi il passato, semmai cercando di far passare quelli che ritieni siano i tuoi miglioramenti rispetto al passato medesimo, ma non  continui a far finta di niente.
Cerchi comunque di dimostrare la tua buona fede.

Perchè vedete, io sono un eterno idealista, mi piacerebbe poter aver fiducia, vorrei credere sempre che ci sia la buona fede ovunque nel mondo. Perché a me non interessa fare polemiche, né voglio offendere nessuno. A me interessa "capire" le cose, ma Mr. Giobbin ha ragione: il mondo della rete in Italia, il nostro Web è piccolo, alla fine si sa tutto di tutti, specialmente se sei fan del genere pandemia\ survivalist non fai fatica a trovare tracce del Survival Blog sparse un poco ovunque.

Badate bene, a questo punto del mio ragionamento, sempre per correttezza devo ammettere che il testo del nuovo progetto in questione non l'ho ancora letto, quindi è giusto che lasci la parola a chi, come Narratore quel libro lo ha letto e lo ha RECENSITO.

E devo dire, dopo aver letto l'articolo di Narratore, che anche io ho la stessa sensazione che ha avuto lui.

Terzo aspetto da considerare: e di questo aspetto ne parlano sia ALEX che il MANA.

Scrive il Mana:

""Non ha contribuito a placare gli animi, io credo, il fatto che i titolari del nuovo progetto, oltre a non dare il credito al Survival Blog per essere arrivato prima (sostengono semplicemente di non esserne stati a conoscenza), abbiano anche attuato una politica meno che urbana nel gestire quei commenti e quelle recensioni che segnalavano le affinità col Survival Blog.""
Usando citazioni decontestualizzate, articoli che criticavano pesantemente i Survival Diaries come derivativi e inferiori al Survival Blog sono stati trasformati in stringati ma entusiastici apprezzamenti**.


Eccone un altro: anche questo molto bello !

Davide ,come sempre esprime i suoi concetti con garbo, però, come fa del resto anche Alex, pone l'accento su un particolare di non poco conto.
E questa è un'altra cosa di tutta al faccenda che mi lascia perplesso: che bisogno ci sarebbe di cancellare dei commenti; non sarebbe bastato rispondere adducendo le proprie ragioni?
E filtrare gli articoli poi ?

Niente di illegale, però cosa dovrebbero pensare gli autori di quei commenti o di quelle recensioni?
Cosa dovrei pensare io che sono stato uno dei partecipanti al Survival Blog - non certo uno dei migliori, ma indubbiamente c'ero anche io- che sono un appassionato del genere Zombi al punto da aver divorato i libri di
Manel Loureiro, che conosco  a memoria i film di Romero e che magari avrei anche potuto pensare di leggere qualcosa del nuovo progetto ?
Secondo voi invece, io personalmente lo leggerò adesso?
Non sto invitando gli altri a non leggere il libro, non parlo nemmeno di boicottaggio, non è nella mia natura e in più io non amo le polemiche.
Sto parlando di me!
A me piacerebbe poter parlare sul mio Blog di libri, di film di cose che mi sono piaciute e mi costa oggi parlare di ben altro.
Oggi sto solo parlando dei miei dubbi, delle mie sensazioni.

Non è questo il mondo del Web che mi piace. Non è questo nemmeno il mondo della narrativa che vorrei vedere, non è quello in cui voglio vivere ed operare.

Questo è quello di Gianluca.
Anche di questo nessuno ne ha sentito
parlare?

Sarebbero bastati dei comportamenti diversi e magari, io non avrei avuto questi dubbi.
E come me forse anche altre persone.
C'è adesso l'ultima questione, e per questo ritorno alle parole del Mana:

""Di fatto, nell’usare un’idea altrui senza dare il credito minimo – non parliamo di soldi o visibilità, ma di una semplice nota, un ringraziamento, un cenno del capo – si mina il meccanismo del credito.
Si giustifica quella famosa paura di esporsi con nuovi progetti, il classico precetto di non divulgare le proprie idee per paura che qualcuno le rubi.
I progetti si riducono, le idee non circolano.
Il meccanismo si inceppa.

Una sciocchezza come la macchina promozionale dei Survival Diaries rende tutti noi un po’ più poveri – riduce le nostre opzioni, ci rende un po’ più diffidenti, ammazza un po’ la collaborazione online.

Il backlash investe naturalmente anche chi ha trovato strumentale ispirarsi al lavoro altrui e non dargli un segno di considerazione.
È probabile che per un certo tempo goda di un buon successo, ma alla lunga il meccanismo non può reggere – la rete ha una memoria lunga, le opinioni negative rimangono, la fama di essere persone meno che scrupolose tronca drasticamente la possibilità di collaborazioni.
La mancanza di sangue nuovo porta alla stagnazione.

Quindi, la domanda finale è – ne valeva la pena?""


Me lo sto chiedendo anche io.
E la risposta, mentre continuo a chiedere una maggiore "chiarezza" in proposito, almeno fino ad ora non mi sta piacendo per niente.

47 commenti:

Coriolano ha detto...

Si ne valeva la pena, e lo dico da esterno che nulla ha avuto a che fare col progetto.
Ne valeva la pena e lo si poteva anche valorizzare facendo non tutto gratuito, anche un minimo obolo, anzi uno giusto, ci sarebbe stato più che bene.
Quello che non sò se ne valga la pena è il farsi da parte.
Ok siamo stati battuti, ci ritiriamo e non ci faremo più vedere.
Questo mi sembra il messaggio che passi.
Poi come detto non posso dire altro, né ho intenzione di incitare a guerre sante, l'unica cosa che mi fa pensare è questo rinchiudersi a riccio, questo... e adesso teniamoci tutto dentro.
Ho letto il tuo post, ho letto gli altri post, ho letto quelli di Girola quelli di Mana su questo e simili argomenti, e la sensazione che ne ho preso è di una ritirata, di un lasciare il campo libero.
Sbaglierò, ma la lezione da imparare sia il come proteggere future idee progettti o quant'altro, da palesi scopiazzature, e che la lezione sbagliata sia quella del facciamoci da parte.
Poi ripeto, le mie sono parole da esterno, e non intendo creare flameware ma solo dare un idea per il futuro.

Angelo ha detto...

Le cose assurde poi alla fine sono le conseguenze pratiche; questi venderanno a dir tanto cento copie, la maggior parte delle quali ad amici e parenti. Fare questo genere di figuracce per nulla è veramente risibile.

Davide Mana ha detto...

@Coriolano
Io in effetti mi domandavo se valesse la pena non dare un semplice segno di riconoscimento a chi era venuto prima ;-)

Il progetto del SB è stato estremamente divertente, i prodotti sono ancora tutti disponibili gratis e godono di una buona stampa.
Certo che ne è valsa la pena!

E sull'essere "sconfitti"... mah, io non l'ho mai presa come una gara.
Più che sconfitto, mi sento un po' preso per i fondelli - ma mi consolo e trovo antieconomico lo sforzo che ora dovranno fare per salvare la faccia, e che due righe sulla quarta di copertina gli avrebbero risparmiato senza intaccare i loro guadagni di un centesimo.

Infine, sul proteggere le idee - ahimé i furbastri ci saranno sempre.
Ma ciò non significa ritirarsi - solo voler dire le cose come stanno.

Narratore ha detto...

Volevo dire qualcosa ma alla fine non sapevo cosa, visto che hai esposto il fatto in maniera egregia...
Rimane la tristezza di vedere cose del genere e doversi arrendere (per modo di dire) ad un meccanismo che ha fallito...

Coriolano ha detto...

>Davide

Forse devo precisare meglio cosa intendo per sconfitti.
Prima di tutto diciamo le cose come stanno:
a suo modo la situazione attuale è stata un grosso successo.
Eh sì, l'idea è stata tanto buona che ha trovato... "seguaci".
Non giriamoci intorno, questo è un successo.

E' il rinunciare a fare qualsiasi altra cosa futura, per paura di ritrovarsi nella stessa situazione, che trovo un fallimento.
E' la linea "isolazionista", che giusto o sbagliato che sia sento percepisco intravvedo mi pare di leggere tra le righe... che considero una resa.
Poi i furbetti esisteranno sempre, ma la rete è piccola.

Gianluca Santini ha detto...

Ovviamente concordo, avendo scritto io stesso sulla questione.

E ti linko nel mio articolo, assieme agli altri. ;)

Ciao,
Gianluca

Nick Parisi. ha detto...

@ Coriolano.
Innanzitutto benvenuto su Nocturnia in questo tuo primo commento.
In.realtá da parte mia non c'è nessun senso di "sconfitta", come scrivevo nel post questa non è una gara a chi arriva prima o a chi scrive le cose piú fighe e nemmeno un senso di ritirata.
Semplicemente, come dice giustamente Davide più sotto rimane la sensazione di sentirsi presi per i fondelli- nel mio caso anche come appassionato e come lettore del genere.
Lungi da me creare flameware intanto però sto, nel mio piccolo informando la gente di alcune cose che non ki sembra proprio un atto di ritirata, quello semmai lo sarebbe stato il rimanere in silenzio.
Poi ognuno si fará le proprie idee in proposito.
Sul tutelare i progetti futuri, devo dirti che hai ragione, su quello bisognerá intervenire in maniera diversa, nel S.B forse abbiamo fatto degli errori, come quello di non pubblicare una raccolta cumulativa a suo tempo.
Dagli errori in ogni caso si può sempre imparare.

Nick Parisi. ha detto...

@ Angelo.
Sulle conseguenze pratiche,credo che alla fine, come diciamo a Napoli il tempo sará galantuomo.Quello che mi dispiace è che magari, tra loro ci potrebbe essere anche qualche bravo scrittore che a causa di questo debutto dubbio potrebbe in futuro rimanere sempre associato appunto solo ai "dubbi".

Nick Parisi. ha detto...

@ Davide.
Come dicevo a Coriolano mi sento anche io preso per i fondelli in primis come appassionato del genere horror.
Intanto noi stiamo dicendo le cose come stanno, stiamo rinfrescando la memoria ad un po di gente sul fatto che giá nel 2010 esisteva una cosa chiamata Survival Blog, per l' appunto questo significa dire le cose come stanno.

Nick Parisi. ha detto...

@Narratore.
In fondo ho solo ribadito concetti giá espressi da tutti voi, te compreso.
Serve di tanto in tanto rinfrescare la memoria alla gente.

Nick Parisi. ha detto...

@ Coriolano.
Lo hai detto tu stesso: la rete è piccola.
Linea "isolazionista"?
Spero proprio di no :)

Nick Parisi. ha detto...

@ Gianluca Santini.
Nel pomeriggio passo anche io da te, sono curioso di leggerti.

Hell ha detto...

Io ti ringrazio per la visibilità che dai al nostro progetto.
Purtroppo è capitata questa brutta cosa, e il fatto peggiore è sentirsi scherniti con aria di superiorità e teorie come quella del "non si ouò conoscere tutto ciò che accade in rete" sulle quali non commento neppure, perché diventerei più volgare del solito.
Intanto, è sacrosanto ribadire quel che noi abbiamo fatto.
Grazie.

Gianluca Santini ha detto...

Ah, ne approfitto:

@Coriolano: da autore del Survival Blog, e anche come autore di altri progetti di scrittura collettiva, nessuna linea "isolazionista". Anzi, tutto il contrario. Mica smettiamo, semmai impareremo meglio a proteggerci le spalle da robe del genere.
Non ci faremo trovare di nuovo impreparati. Ma la voglia di mettersi in gioco, scrivere e divertirsi non è affatto scomparsa.

Ciao,
Gianluca

Nick Parisi. ha detto...

@ Hell.
Il progetto Survival Blog ha rappresentato un momento magico per tutti noi, oserei dire per tutta la rete italiana.
Su quella teoria del "non si può conoscere tutto ciò che accade in rete" non ritorno più perchè mi sembra quasi un volersi arrampicare sugli specchi da parte di chi l' ha detta.

Unknown ha detto...

Bell'articolo.
Lo condivido sui miei social network...

E poi: di certo qualche paura per i progetti futuri ce l'ho.
Già produciamo cose nel 99% dei casi ad accesso libero e gratuito. Essere pure scippati e rivenduti mi sollecita più di una riflessione.

Nick Parisi. ha detto...

@ McNab.
Una riflessione sicuramente è doverosa a questo punto, l' importante è essere pronti per il futuro.

Unknown ha detto...

Il mondo della rete non finirà mai di stupirmi, in un senso, positivo, e nell'altro, più che negativo...cmq gran bel pezzo, come al solito ovviamente! Son tornata, e vedo che siete partiti alla grandissima, oh ma rallentate però, o non riesco a starvi dietro...sono un po' arrugginita! T_T

Nick Parisi. ha detto...

@ LadyGhost.
Bentornata!
Credimi, questo è il tipo di post che non mi piace per niente scrivere. Però andava fatto.
Non ti preoccupare, nelle prossime settimane volente o nolente cdovrò per forza rallentare...:P

Argonauta Xeno ha detto...

Ah, ma quindi c'è! Oggi c'era nel reader, ma non riuscivo a entrarci.
È la quarta o quinta (quinta!) volta che leggo della vicenda e la trovo veramente triste. E l'ispirazione è "libera" ma se ti accorgi che è già stato fatto ne devi tenere conto.
E soprattutto, dato che il SB è stato distribuito con licenza CC non era nulla di così nazista da non essere citato. Anzi, magari si poteva creare una sintonia tra due gruppi che condividono la stessa passione.

Nick Parisi. ha detto...

@ Salomon Xeno.
Credimi amico mio, la vicenda ha assunto toni grotteschi, il Survival Blog era tranquillamente citabile perchè come hai detto tu l'ispirazione è "libera", ma, per quanto riguarda i "successori" o i "clonatori" non possono fingere di non vedere quello che è stato fatto prima di loro.
Specialmente quando diverse persone (e bada bene, non sto parlando di autori del Survival Blog, ma anche di semplici lettori), gli hanno fatto e gli fanno tuttora notare ovunque che qualcosa è stato creato prima del loro "innovativo progetto", allora avrebbero dovuto tenerne conto. Le segnalazioni (e ne ho viste diverse in giro) sono state fatte ovunque, su Facebook, su diversi blog, sui siti di recensione in calce ai commenti.
In quel caso una semplice citazione avrebbe risolto il problema alla radice.
Si tratta di una questione di eleganza e di professionalità.
Tutta qui la questione.

EDU ha detto...

Ma invece di segnalare e ultra segnalare e ancora segnalare questa cosa perchè non ci attiviamo e facciamo un Survial Blog 20 anni dopo o qualcosa del genere.
Mettiamoci in gioco nuovamente!
Se danno poco credito al nostro divertente esperimento di scrittura condivisa l'unica cosa è AGIRE, CONTROBATTERE, SCRIVERE E SOPRAVVIVERE AI CLONI.
Surival writing for surival people.
Io la mia l'ho detta.

MAX (a.k.a. Massimo Mazzoni) ha detto...

Ciao Nick mi paleso dopo un po' di lurkaggio per ringraziarti per questo articolo sacrosanto (che tra l'altro ti chiedo di poter aggiungere sulla pagina fb di SD) e per aver messo il mio ebook in bella vista!

Romina Tamerici ha detto...

Credo che sia impossibile poter sapere tutto ciò che avviene in rete. Una persona può dunque, in buona fede, credere di essere la prima ad aver avuto un'idea. Davanti all'evidenza, però, sarebbe anche il caso di rispondere in modo garbato, no?
La citazione iniziale mi è piaciuta moltissimo!

MAX (a.k.a. Massimo Mazzoni) ha detto...

Ciao Nick mi paleso dopo un po' di lurkaggio per ringraziarti per questo articolo sacrosanto (che tra l'altro ti chiedo di poter aggiungere sulla pagina fb di SD) e per aver messo il mio ebook in bella vista!

Nick Parisi. ha detto...

@ EDU.
La tua idea non è male, potremmo anche pensarci.
Credo che sia arrivato il momento di rimetterci in gioco.
@ Romina.
Hai detto bene, davanti all'evidenza si dovrebbe cambiare atteggiamento.
Io voglio davvero credere alla loro buona fede, solo che alcune cose mi lasciano perplesso,
Credo che questo sia legittimo?
@ MAX (a.k.a Massimo Mazzoni)
Va bene, ritengo che non ci sia niente di male.
Speriamo che serva a far chiarire positivamente la cosa. ;)

Ariano Geta ha detto...

Avevo appreso questa cosa sul blog di Alex, e le mie impressioni sono le stesse che hai espresso tu.
Dispiace più che altro vedere che ciò che per noi è stato un divertimento, una cosa vissuta insieme con dedizione e impegno ma anche con spirito di allegra collaborazione on line sia stata trasformata in un business da qualcun altro.

Nick Parisi. ha detto...

@ Ariano.
Ti comprendo pienamente.
Credo che la sensazione sia generale e che non riguardi solo noi ex partecipanti al Survival Blog,ma principalmente i lettori, non a caso come fa notare anche Gianluca ieri (http://gianlucasantini.blogspot.it/2012/08/survival-blog-la-clonazione.html) i primi a notare certe cose sono stati i primi a fare notare le similitudini.
Rimane appunto la tristezza per un qualcosa che per noi ha rappresentato un divertimento e che invece è stato trasformato in un business.

Andrea ha detto...

Ciao, potrei sapere dove avete letto che TSD ha sbandierato ai quattro venti di essere il primo progetto in Italia nel suo genere?
Grazie

Nick Parisi. ha detto...

Ciao Andrea.
, in un articolo (La Stampa?) Si lasciava intendere il primato chiaramente.Oltre a tutta una serie di discussioni online.

Andrea ha detto...

copioincollo anche qua:
L’articolo e’ questo:
http://www.lastampa.it/_web/CMSTP/tmplRubriche/obliquamente/grubrica.asp?ID_blog=347&ID_articolo=81&ID_sezione=752
Sto cercando di capire dove sia nata questa storia dei “primi in italia”, tutti ne parlano ma fin’ora nessuno mi ha dato una risposta precisa ne ha saputo indicarmi una fonte.
Per quanto riguarda le discussioni online hai un riferimento, ricordi qualcosa?
Grazie

Unknown ha detto...

@Andrea, hanno/avete rimosso i riferimenti. Semplice no? E anche molto pratico. Comunque cavoli vostri. Questa cosa l'hanno letta in mille persone, poi si può provare a sistemare le cose in corsa, ma non è che tutti improvvisamente rimbambiscono.
Comunque sia, che cosa cambia?

Nick Parisi. ha detto...

@ Andrea.
Hai avuto la tua risposta.
Vedi ho visto che hai fatto la tua domanda precisa e "fotocopiata" anche da altre parti.
Sai un conto è il dialogo fatto in buona fede,ma su questo blog non ho intenzione di sostenere i flame.
Addio.

Andrea ha detto...

Non sto trollando.
Sono solo curioso.
Sto solo cercando di capire quando e dove e' stata scritta quella cazzata, quando e da chi. Ho posto la domanda in piu' blog perche' penso di poter avere una maggiore probabilita' di ottenere una risposta sensata.
Se non sapete darmela, evitate di replicare con commenti inutili.
Grazie

Unknown ha detto...

Sull'utilità dei commenti si potrebbe aprire un dibattito, specialmente quelli copia/incollati su diversi blog.
Comunque sia, chiudiamola qui, che certe discussioni servono soltanto a far casino, tra l'altro sui blog altrui.

Nick Parisi. ha detto...

@ Andrea.
E allora sappi che la risposta che ti ha dato Davide sul suo blog vale anche per me. :)
Cosi a domanda copiicollata risposta copiincollata.
Prego.

Temistocle Gravina ha detto...

Volevo fare un post ad hoc, ma poi alla fine ho pensato di esporre qualche mia blatera inutile in questo commento, perché Nick mi sta simpatico (non è bello ma mi sta simpatico, tiè!) e perché è l'ultimo ad averne parlato (e poi è anche un bel post riassuntivo dell'argomento, diciamo la verità). Quello che volevo dire è questo: raga', il mondo va così! sicuramente nessuno di noi voleva guadagnarci qualcosa partecipando al SB, né in vile danaro né invisibilità; tutti abbiamo partecipato perché "ci è piaciuto", perché "volevamo esserci". Questi altri signori, invece, hanno agito diversamente (probabilmente, visto che non ci sono 'dichiarazioni ufficiali chiarificatrici). Hanno avuto, insomma, forse altre motivazioni, oppure hanno saputo sfruttare, anche economicamente, l'idea -che fosse copiata o meno. E allora mi chiedo: nessuno si è accorto che la ruota gira così? Che oggi la società è fatta di gente che sfrutta ogni minima occasione per mettere la propria faccia su qualsiasi cosa dia pubblicità? Possiamo discutere quanto vogliamo di deontologia, etica, giustizia e del sesso degli angeli; ma questa è la realtà. Perciò se davvero abbiamo messo su quell'ambaradan solo per divertimento (e ce ne abbiamo messo di impegno, in quel momento e successivamente, insieme e individualmente) continuiamo a considerarlo un divertimento. Non dico che non bisogna chiedere giustizia se ce ne fosse bisogno, ma dobbiamo solo imparare per una prossima, eventuale, volta. E spero che questo stia succedendo ora con 2MM. E bannatemi pure dalle vostre case. Kalispera! (visto che il commento è venuto abbastanza lungo e articolato, come parlo difficile oggi! magari lo copioincollo veramente per un post)

Angelo ha detto...

La vicenda da patetica sta rapidamente diventando stupida, devoluzione tanto rapida quanto logica da prevedere. Il fumo che si vede all’orizzonte è quello delle code di paglia, il brusio è quello di chi è stato preso con le mani nel sacco e non sa più cosa fare.
Coraggio, mostrateci come siete bravi! Io mi sono già preso i pop corn e il mio comodo posto in prima fila.

Nick Parisi. ha detto...

@ TIM.
In realtà io sono simpatico ma anche "diversamente Bello"! Lol XD XD XD
Penso che tanti articoli siano usciti erano proprio per "dialogare" e per "segnalare" riguardo ad un qualcosa che è nato per divertirci e per divertire poi c'è spazio per tutti sono state altre cose quelle che hanno fatto dispiacere e sono le stesse cose sintetizzate tanto bene da Davide nel suo post.
@ Angelo.
Mica mi stai per scrivere un altro capitolo della Stone Could Company. XD XD XD
Peace and Love everybody.

angie ginev ha detto...

Un segno di riconoscimento, sarebbe stato d'obbligo ....ma ....purtroppo ciò accade in ogni luogo....anche fuori da internet...
Un articolo molto importante il tuo Nik....
Ciao Angie

Nick Parisi. ha detto...

@ Angie.
Un riconoscimento avrebbe risolto tutte le cose...ma già "loro non ci conoscevano."XD XD XD
Grazie per i complimenti. :)

Nick Parisi. ha detto...

@ Andrea.
Un ultima cosa, su Nocturnia facciamo parlare tutti anche quelli collegati agli altri progetti...basta che non facciano i Troll.
http://strategieevolutive.wordpress.com/2012/08/22/survivalist-prima-di-te/#comment-32551
Addio.

Anonimo ha detto...

Ciao, ho visto che mi hai lasciato un messaggio su G+, ma non ho la tua mail D:
Scrivimi a queenseptienna@gmail.com :D

Nick Parisi. ha detto...

@ Queenseptienna.
Ok...vuoi che cancelli la mail per motivi di privacy?

Fabio L. ha detto...

Mi viene da pensare che le idee siano importanti, ma essendo facilmente "simultanee", per ragioni di sintonia storica o semplice furbizia, alla fine il vero terreno di scontro è lo sviluppo del racconto Lì c'è poco da fare, la qualità c'è oppure tutto si basa sulla trovata e chiaramente questo scarto dà la misura della durata e della validità del prodotto. Fate bene comunque, secondo me, a ribadire la paternità del progetto. In tempi di memoria effimera non si finisce mai di ribadire le cose per sottrarle all'oblio mediatico.

Nick Parisi. ha detto...

Ciao Fabio!
Hai detto bene, il vero ambito di giudizio, la vera pietra di paragone è la qualità: o c'è o non c'è.
Su questo non ci sono scappatoie, sei napoletano come me e quindi conosci quel detto sul tempo che è galantuomo...quindi giudicherà il tempo se è "stata vera gloria". Mi conosci, disolito non scrivo articoli polemici- rappresentano le eccezioni, non la norma, quindi capirai il perchè sono arrivato al punto di scrivere un articolo come questo.
In fondo quello che m'interessa è rinfrescare un poco la memoria ai lettori.
Tutto qui.
A presto per quell'altro progetto.

Nick Parisi. ha detto...

@ Andrea
Ah, e scanso di equivoci sappi che nel tuo " non trollare" hai lasciato piu tracce di un elefante.
Ti saluto caro Andrea Z.

Ricordando il passato

Ricordando il passato
 
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