IL MISTERO DI ROANOKE. Prima Parte.

L' Isola di Roanoke.

Io, esule, non ho casa: sono stato gettato via verso l’infinito. (Schlegel)

L'età moderna ci ha fornito molte illusioni, la maggiore tra tutte è che l'essere umano non solo ha la capacità ma ha anche il diritto di poter dominare la natura.
Ci culliamo nella convinzione di essere i più forti, di poter sempre trionfare contro gli elementi sicuri che all'interno del nostro piccolo universo saremo sempre al sicuro.
Non sempre è stato così.





- L'ISOLA.

1585. Il mondo è ancora giovane  .
O perlomeno così sembra.
Nemmeno cento anni prima un inconsapevole marinaio genovese ha regalato all'Europa un interno nuovo Continente.
Come spesso accade quel marinaio genovese è totalmente inconsapevole della portata della sua impresa, nel suo intimo è morto convinto di aver semplicemente trovato una nuova via per raggiungere le indie.
Comprendono bene la realtà invece gli esploratori venuti dopo Colombo, sopratutto lo capiscono bene le sempre più indebitate corone regnanti: nuovi territori, nuove ricchezza, nuovi poteri adesso sono a loro disposizione, e se Spagna e Portogallo si concentrano principalmente nelle zone a Sud del nuovo Continente,invece  Francia e Inghilterra, non senza contrasti  reciproci si dedicano all'esplorazione e alla conquista delle regioni più settentrionali.

Nel 1585,  Elisabetta I d'Inghilterra detta anche la Regina Vergine ordina all'esploratore Walter Raleigh di fondare una colonia nel Nord America.
Il luogo scelto è Roanoke un isola relativamente vicina alle coste, tutti la considerano un buon punto di partenza per una successiva conquista della terraferma.
Raleigh e i suoi consiglieri si convincono che si possa ripetere l'esperienza favorevole di San Giovanni di Terranova, la prima colonia inglese in territorio americano edificata senza alcun tipo di problemi.
Evidentemente qualche entità superiore ha ben altri piani.
Ed è pronta a farsi beffe dell'arroganza degli esseri umani.


- PRIMA COLONIZZAZIONE.

Raleigh sbarca un primo nucleo di 150 uomini nel corso dello stesso anno. Lo scopo dichiarato è di costruire un accampamento che possa servire da base logistica per le future spedizioni in cerca di oro e argento verso al terra ferma. I due comandanti della colonia, Grenville e Lane gli sembrano le persone giuste per portare a termine la missione.
Il marinaio britannico lascia così l'isola convinto di aver lasciato i coloni in buone mani.
le cose si mettono male fin dall'inizio.
Tutto congiura contro i coloni: l'isola  sfianca gli europei, il clima inclemente  ne fiacca i fisici e le resistenze,non solo d'inverno spaventose tempeste si abbattono sulle coste dell'isola ma c'è qualcosa nello stormire delle fronde nelle notti senza stelle che spaventa i coloni, nascosti tra gli alberi e le foglie che circondano la colonia si ha sempre la sensazione che indicibili orrori senza nome siano pronti ad assalire gli inglesi.

Il ritrovamento degli scheletri.

E qualcosa si nasconde veramente dietro le fronde: sono le tribù native dell'isola, che giustamente reagiscono contro quelli che ritengono, a ragione, degli usurpatori della loro terra.
Molti tra gli europei cominciano a sussurrare tra loro che l'isola è maledetta.
Grenville e Lane compiono un grosso errore: uccidono il capo degli indigeni credendolo responsabile di un furto dentro l'accampamento.
Come risultato scoppia una sanguinosa guerra.
Ridotti di numero, sconfitti psicologicamente nel conflitto contro i nativi, i pochi superstiti si vedono costretti a chiedere aiuto a Francis Drake, il corsaro inglese decide di rimpatriare i sopravvissuti.
Drake lascia comunque quindici dei suoi marinai come presidio sull'isola, promettendo di tornare presto a riprenderli.
Quando gli inglesi riusciranno a mantenere la promessa non troveranno nemmeno uno dei quindici ancora in vita.
Solo i loro scheletri accolgono i marinai di Sua Maestà di ritorno sull'isola.
La vendetta degli indiani è stata la più crudele possibile.



- SECONDA COLONIZZAZIONE.

Walter Raleigh.

1587. Walter Raleigh ci riprova . Una nuova spedizione parte dall'Inghilterra. Destinazione Roanoke.
Alla guida della missione c'è l'esperto John White; White ha l'intuizione giusta: gli inglesi stavolta invece di una semplice base d'appoggio costituiranno una vera e propria colonia autosufficiente.
White porta con sè almeno 150 tra uomini e donne, tra loro c'è anche sua figlia Eleanor con il marito.
Eleanor è incinta. Sua figlia Virginia sarà la prima bambina nata dai coloni bianchi nel territorio dell' America del Nord.
Non tutto avviene alla luce del sole, una diceria accompagna la spedizione, tante, troppe voci dissonanti bisbigliano di occultisti mescolati tra i coloni. Anni dopo nascerà una leggenda riguardo ad una misteriosa congrega segreta di filosofi e scienziati atei conosciuta come la School of Night di cui alcuni membri sarebbero partiti verso Roanoke assieme a White e ai suoi seguaci.
Le stesse voci sosterranno che lo stesso Raleigh fa parte della School of Night.
Ma sono voci, voci che il vento porta con sé ogni volta che accade qualcosa di inspiegabile.

Ad ogni modo John White è un uomo felice, la costruzione dell'accampamento procede bene, lui ha tutta la sua famiglia vicino a sè.
Purtroppo la storia divide gli affetti: White torna in patria portando una decina di compagni con sé per comprare sementi e altri materiali per migliorare la vita della ccolonia.
Per la seconda volta in questa vicenda un uomo lascia i suoi compagni sull'isola di Roanoke promettendo di tornare presto.

117 tra uomini, donne e bambini restano sull'isola, John White li saluta tutti con affetto, in particolare saluta la figlia e la nipote convinto di rivederle dopo pochi mesi.
John White non rivedrà mai più né sua figlia nè sua nipote.
Ma ancora non lo sa.
Continua...

21 commenti:

Ariano Geta ha detto...

Interessante questa storia. Ne conosco una simile che forse potrebbe interessarti... ;-)

Nick Parisi. ha detto...

@ Ariano.
Penso proprio di si. :)

Fra Moretta ha detto...

Uno dei misteri più inquietanti e ispiegabili della storia americana,citato pure da King ne La Tempesta del Secolo.Bell'articolo Nick.

Nick Parisi. ha detto...

@ Fra.
Grazie. ;)

Temistocle Gravina ha detto...

ottimo e interessante! buona ricostruzione, ormai sei un professionista dei misteri a puntate!

Nick Parisi. ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Nick Parisi. ha detto...

@ TIM.
Dici che posso cominciare a fare concorrenza a Giacobbo?

Temistocle Gravina ha detto...

... spero per te che tu possa fare MOLTO meglio!

Nick Parisi. ha detto...

Me lo auguro anche io. ;) Lol

Gabriel Sigma ha detto...

Hi Nick. Roanoke is one of my favorite mysteries. Great article. Can't wait to read the next installment.

Nick Parisi. ha detto...

@ Gabriel.
Hi Gabriel!
Thanks again for your compliments! The second part will be out soon! :)

Camilla P. ha detto...

Molto, molto inquietante...
sono curiosa di leggere la seconda parte!

Nick Parisi. ha detto...

@ Camilla P.
Ti assicuro che il meglio deve ancora venire...
Felice che ti stia piacendo finora.

michela ha detto...

Che spettacolo :)
Ne avevo letto in un libro, ma non avevo approfondito. È una storia che miincuriosisce molto.

Nick Parisi. ha detto...

@ Michela.
Giá, è una di quelle storie che conquistano piano piano, perlomeno con me cosí ha fatto. Se pensiamo poi a quella gente rimasta isolata per un lungo periodo.
Nel 1500, fondare una colonia nel nuovo mondo senza i mezzi di comunicazione che abbiamo adesso e senza collegamenti veloci era l' equivalente del fondare una coloni su un pianeta alieno.
E in un certo senso l' America del 1500 era davvero un mondo alieno.

Unknown ha detto...

Ottimo pezzo! Bentornato ;) mail arrivata?

Nick Parisi. ha detto...

@ Donata.
Si, grazie.
Ti rispondo in serata. ;)

Fabio L. ha detto...

Argomento molto affascinante ed articolo altrettanto riuscito, siamo curiosi di leggerne il seguito, Nick!
Una piccola curiosità, ricordo bene o c'è anche un racconto di Harlan Ellison che rimanda al mistero di Roanoke?

Nick Parisi. ha detto...

@ Fabio L.
Hai buona memoria! Il racconto si chiama proprio "Croatoan" e risale (credo al 1975), l'anno dopo è stato anche tradotto, proprio su Robot rivista, edizioni Armenia.
Recentemente anche la televisione ha sfruttato la storia della "Colonia perduta" in un episodio della Serie "Supernatural".
Grazie per i complimenti!
Fammi sapere cosa ne pensi della seconda parte.

Cristina M. Cavaliere ha detto...

Avevo tralasciato questo primo mistero, ma ora recupero prontamente. Che posso dire? Accidempolina, mi ha messo paura persino leggerne, chissà vivere su quell'isola con la foresta piena di incredibili minacce in un ambiente decisamente ostile. All'epoca era come se oggi si andasse su un altro pianeta. Ora vado a leggere la seconda parte. P.S. Certo che lasciare indietro figlia e nipotina...

Nick Parisi. ha detto...

@ Cristina M. Cavaliere
Ho provato ad immaginare cosa dovesse voler dire provare a vivere in un territorio ostile isolati da tutto e da tutti, sinceramente non sono sicuro quanto IO sarei riuscito a resistere. In quanto alla scelta di lasciare figlia e nipotina, credo che il povero governatore non dovesse avere nessuna scelta, la comunità aveva bisogno di aiuto e provviste, poi credo che nemmeno lui potesse immaginare quello che sarebbe successo poi.
Un grande saluto.

Ricordando il passato

Ricordando il passato
 
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